Estate, voglia di mare, voglia di oziare, di fare nuovi incontri e di non pensare….di ricaricare quelle batterie ormai giunte all’osso già da qualche mese… Per una volta tanto concedeteci di usufruire di questo spazio, non tanto per raccontarvi di musica (cosa che comunque faremo in parte nelle righe finali dell’articolo) ma per consigliarvi un “medicinale” privo di controindicazioni, che possa alleviare tutto lo stress accumulato durante l’anno.Il principio attivo si basa sempre sulla musica, ovvio! Ma gli elementi che lo compongono sono molti di più e di vario tipo e visto il largo uso che ormai migliaia di consumatori (in aumento costante; in questa edizione stimati in oltre 350mila provenienti da ogni parte del mondo) ne usufruiscono da quindici anni….possiamo essere sicuri degli effetti benefici che porta alla salute.

Ray Collins – foto di Simone Bargelli

Il nome del “farmaco” è il “Summer Jamboree”; lo trovate ogni anno a Senigallia, bella località marittima marchigiana in provincia di Ancona (quindi anche lo iodio diventa componente aggiunto) e si basa essenzialmente su principi di una volta, quelli riconducibili agli anni ‘40 e ’50 che erano cultura e modi di essere di luoghi oltre oceano dai colori a stelle e strisce. Credo che siano veramente pochi quelli che ancora non hanno vissuto l’esperienza marchigiana, ma per i più distratti, la festa (perché più che un festival di questo si tratta) si è svolta quest’anno dal 2 al 10 agosto e ad essere particolarmente tinteggiato di toni brillanti sono stati come sempre il Foro Annonario (palco principale) e la Rocca Roveresca centro pulsante sia per gli acquisti, con il mercato dedicato al vestiario e tutti gli accessori vintage, sia per saziare i vostri stomaci con i tanti stand gastronomici e “distillerie”varie. Tra i punti più frequentati da citare quello dove si balla e s’impara (o si tenta, dipende dai casi) a ballare in stile jive, rock n roll e rockabilly, con corsi gratuiti pomeridiani sempre affollatissimi….anche perché si sa che il ballo è solo un pretesto per altre occasioni! Immancabile il park auto e moto d’epoca in piazza Simoncelli; mentre per chi ha voglia di silenzi “artistici” e momenti riflessivi imperdibili le mostre fotografiche quest’anno dedicate a Buddy Holly e Marilyn all’interno della Rocca. E dato che agli inventori di questo “farmaco” gli elementi sembravano pochi, hanno pensato anche agli insonni, aggiungendo tutte le sere fino a tarda notte (dall’una alle quattro) la festa nella festa alla Rotonda A Mare, con musica e balli nell’alternarsi di tre dj set. Non è tutto perché immancabile, lungo la spiaggia, anche quest’anno è stata la festa Hawaiana (mercoledì 6 Agosto) sinceramente meno riuscita rispetto alle scorse edizioni e soprattutto l’immancabile Burlesque (venerdì 8)…chissà perché si trasforma sempre in uno degli eventi più seguiti…chissà! Certamente ci dimentichiamo di qualcosa, quindi chiediamo scusa in anticipo se ci sono sfuggiti elementi o eventi, ma ora è il momento di aprire un breve sipario alla musica, come promesso!

RnR Riot – foto di Simone Bargelli

Rock n roll, swing, jive, rockabilly….potete catalogarli con i nomi più vari e complicati, ma la verità è che alla base di tutti quei ritmi e saltelli che caratterizzano il Jamboree c’è una entità essenziale e basilare…..il Blues!!!!! Sembra strano ma è proprio così e lo sanno bene i bravi R n R Riot trio italiano che durante la loro esibizione continuano a spiegare come in realtà la musica da loro suonata è l’accelerazione spasmodica e ostentata di vecchi blues dimenticati e fatti propri da “furbetti” artisti bianchi del passato. Anche parte dei bravissimi Miss T and The Mad Tubes non nascondono nella bella vocalità di Tania quegli insegnamenti tipici di blues singers prebelliche; così come la sensuale Lara Luppi in arte Laralù e il suo approccio più legato al jazz. Ora non vogliamo certamente affermare che il Summer Jamboree sia un festival blues ma ascoltate la chitarra di Rusty Pinto, chitarrista australiano e poi fateci sapere la vostra opinione. Sono tantissimi gli artisti che anche quest’anno occupato i palchi di Senigallia e non tutti abbiamo potuto ascoltare ma un dovuto omaggio va fatto a Ben E. King  esecutore dell’iconica “Stand By Me”, Tommy Hunt, altro personaggio letteralmente agganciato a suoni e atmosfere passate e Slim Jim Phantom, ex batteria degli Stray Cats. Altro merito va dato alla house band The Good Fellas che, come ogni anno, ha saputo supportare nei modi più dinamici e stilisticamente appropriati gli artisti ospitati, senza mai dimenticare il loro sangue bolognese. Tra le esibizioni artisticamente più valide vogliamo citare quelle di James Intveld (un passato anche nei Blasters) Cialtrontrio and The Big Banda (rileggendo la tradizione italiana in chiave swing) e soprattutto Ray Collins’ Hot Club, nove elementi tedeschi ricchi di swing jump e pieni di energia…ricordando i fasti di epoche passate e big band che facevano del blues una musica da ballare. 

foto di Simone Bargelli

Quello che però rimarrà in maniera più viva nei nostri ricordi è la gente del Jamboree, fatta di donne e pin-up splendidamente truccate, di ragazzi stravaganti e signori non più giovanissimi perfettamente vestiti in stile, di famiglie con i loro passeggini, di ballerini tatuati più o meno bravi, di colori e atmosfere ricolme di allegria ed energia, dell’ironia e leggerezza che l’aria di Senigallia trasuda……e peccato che troppo spesso abbiamo incontrato personaggi impeccabilmente rivestiti di abiti d’epoca gingillarsi con i loro smarthphone e ipad vari, altrimenti per qualche istante avremmo creduto che il flusso canalizzatore di Doc Emmett Brown potesse davvero funzionare!

 

Simone Bargelli

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