Un nuovo scenario blues in terra di Calabria

La prima edizione ad Oppido Mamertina nell’entroterra reggino

Mamerto Blues Festival: la Calabria si conferma una terra dove il blues è sempre più di casa. Oltre al tradizionale “Marco Fiume Blues Passion” di Rossano e Sibari, lo “Scinosa Rock’n’Blues” di Bovalino Marina ed il “Rocca Blues” di Roccella Jonica, da quest’anno si aggiunge una nuova kermesse grazie al “Mamerto Blues Festival” che, sotto la direzione artistica di Vincenzo Tropepe, si è svolta ad Oppido Mamertina (RC) dal 31 luglio al 2 agosto.

Mamerto Blues Festival - gli organizzatori e la giuria del contest

Gli organizzatori e la giuria del contest – Foto Mamertina Web TV

In una terra a vocazione prevalentemente agricola (ci troviamo nella Piana di Gioia Tauro) il blues ha potuto così trovare un ulteriore terreno fertile ed un nuovo palcoscenico per potersi esprimere con le sue tipiche note grazie ad un’idea di uno dei figli di Oppido, Pino Polistina chitarrista del gruppo “La Cruna del Lago”, progressive band rock toscana.

Nello scenario della bellissima piazza Umberto I (forse la piazza più grande della Calabria e sicuramente con il campanile più alto della regione) il festival si è sviluppato nelle tre serate con una formula che ha dedicato spazio ai gruppi emergenti, a gruppi già affermati provenienti dal Sud Italia e ad un ospite d’eccezione d’oltreocenano, Peter Karp. bluesman proveniente da Nashville.

I Southern Blues Society - Mamerto Blues Festival 2025

I Southern Blues Society – Foto Giuseppe Vadalà

La serata di apertura ha visto protagonisti di un contest tre gruppi di recente formazione provenienti dalla stessa provincia di Reggio Calabria. Primo gruppo gli “Eclipse”, formazione costituita da tre giovani elementi della locride, Diego, Lorenzo e Gabriele (quest’ultimo, batterista di soli 13 anni) che si sono cimentati con maestria nell’esecuzione di alcuni brani tra cui “Thrill is Gone” di B.B.King: una garanzia per il futuro del blues di Calabria e non solo.

La seconda band emergente gli “Spice Boulevard”, proveniente dal capoluogo reggino, quartetto composto da musicisti esperti, ha spaziato su un repertorio classico, mentre l’ultima formazione gli “Stormy Jiggers”, reggini doc, guidata dalla blues-woman Katia Crocè, ha trascinato il pubblico ed infiammato la piazza con il loro sound e la loro energia, ottenendo il maggior consenso da parte della giuria del contest ed aggiudicandosi  l’opportunità di replicare la performance con un concerto di apertura nella serata conclusiva del festival.

I Stromy Jiggers - Mamerto Blues Festival 2025

I Stromy Jiggers – Foto Giuseppe Vadalà

La seconda serata è stata dedicata a delle realtà già note e consolidate del blues del meridione d’Italia: i “Southern Blues Society” provenienti dalla vicina Sicilia (da San Cataldo, CL) e i “Walking Trees” formazione della provincia reggina. Oltre tre ore di buona musica grazie alle bellissime ballad proposte dal trio guidato da Manuel Bell e dal Rock Blues genuino e potente di Enzo Tropepe (Guitar & Vocals), Franco Pezzano (Bass), Giancarlo Alessi (Drums) e Teresa Auddino (Vocals).

Il 2 agosto, dopo l’intro degli “Stromy Jiggers”, gran finale con la band di Peter Karp, musicista statunitense di fama internazionale, direttamente da Nashville (Tennesse), tra le figure più apprezzate del blues contemporaneo, che prima di Oppido aveva già toccato altre località della penisola.

I Walking Trees - Mamerto Blues Festival 2025

I Walking Trees – Foto Giuseppe Vadalà

Karp non ha solo trasportato il pubblico presente nel Delta del Mississippi e nel sound della sua terra, ma li ha anche coinvolti scendendo dal palco ed avvicinandoli ulteriormente alla musica ed al canto con una interazione diretta.

Da polistrumentista Karp si è prodotto in una apprezzata performance passando dalla chitarra elettrica a quella acustica ed al pianoforte, accompagnato da musicisti di altissimo livello come il chitarrista Mark Johnson (da Atlanta, Georgia) ed i fratelli Marco e Paolo Xeres rispettivamente al basso ed alla batteria.

Mettendo in scena uno spettacolo tra i più divertenti della scena blues, Peter Karp, il cui curriculum vanta collaborazioni come quella con Mick Taylor chitarrista dei Rolling Stones e con la chitarrista blues canadese Sue Foley,  si è confermato un musicista singolare dalle capacità di sfruttare emozioni senza tempo, emulando il potere e l’anima di artisti come Springsteen, Jerry Lee Lewis e Otis Redding.

Peter Karp - Mamerto Blues Festival 2025

Peter Karp – Foto Giuseppe Vadalà

L’iniziativa accolta fin dalla prima ideazione con entusiasmo dall’amministrazione comunale oppidese che, con il supporto della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha creduto nel  “Mamerto Blues” identificandolo non solo come evento culturale di rilievo, ha rappresentato certamente anche un’occasione di crescita per le nuove generazioni, offrendo loro un incontro diretto con un genere musicale dalle radici profonde, che ha ispirato molte espressioni artistiche moderne.

«Abbiamo voluto attrarre un pubblico ampio e intergenerazionale – hanno spiegato gli organizzatori – ma soprattutto offrire ai giovani un’occasione di confronto con la cultura musicale del blues, che è molto più di un genere: è una storia, un linguaggio, un’identità».

Un festival unico nella Piana di Gioia Tauro, che ambisce a diventare un punto di riferimento regionale per la musica d’autore e per la promozione culturale del territorio di Oppido Mamertina, e, vi assicuriamo, che le premesse sono buone: l’energia è stata al top.

 

 

Giuseppe Vadalà

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