Il Blues KBA Print Media, Memphis, 7 Febbraio 2009

 

Negli USA parlare e diffondere la cultura della musica Blues è relativamente facile, anche se le problematiche sono numerose. Farlo in Europa e specialmente in Italia, una delle nazioni con maggiore personalità culturale e patria indiscussa della musica cosiddetta “colta”, è operazione improba. Ma poiché è difficile vivere in un mondo da cui non si può evadere, si deve tentare di renderlo più accogliente così da poterci abitare meglio, sia pure per il breve tempo concesso all’effimera vita umana.

Qui è nata la vocazione di Marino Grandi, che ha fatto una scommessa dai più giudicata persa in partenza.

Il blues premiato con il KBA dalla BLues Foundation di Memphis

Con il prezioso aiuto della moglie Luciana, ha dato vita nel 1982, senza farsi abbindolare o, peggio ancora, lasciarsi comprare da quelle tentazioni pubblicitarie che l’avrebbero svilita, alla rivista trimestrale “IL BLUES”. La sua/loro creatura in questi ventisei anni, attraverso il mantenimento della propria identità e personalità, cosa che non ha certamente semplificato la vita della rivista, ha permesso ai tanti abbonati di poter leggere e conoscere sia personaggi famosi che altri onesti ed originali, magari ignorati dai media. Sempre nel predetto lasso di tempo, in cui hanno favorito la diffusione della musica Blues in Italia, fornendo supporto e consulenza al continuo proliferare di manifestazioni musicali ad essa dedicate, hanno quindi anche raggiunto l’obiettivo che non era solo quello di scrivere di Blues ma anche quello di farlo ascoltare.

E tutto ciò crediamo possa essere riassunto dalle parole con cui Art Tipaldi (presidente del Comitato KBA-The Blues Foundation),  ha consegnato il premio lo scorso 7 febbraio 2009: «…persone che da lungo tempo meritano di ricevere questo prestigioso riconoscimento…»