Dal 1982 l’unica rivista italiana dedicata al blues e alle sue culture
I concerti in Italia e all’Estero
Tutte le recensioni degli ultimi album di blues e musica nera
ricordi
Tanti anni di storia e passione tra incontri e avventure in Italia, Europa e Stati Uniti
Dal 1982 – grazie ad un idea del nostro Direttore Marino Grandi – la nostra rivista ha permesso ai tantissimi collaboratori che si sono avvicendati di fare esperienze incredibili, a contatto con la vera realtà del blues mondiale. Esperienze che abbiamo sempre cercato di trasmettere – con tutti i colori del bianco e nero – ai nostri tanti lettori, che ci potranno seguire anche attraverso il nostro sito.

riconoscimenti
Negli USA parlare e diffondere la cultura della musica Blues è relativamente facile, anche se le problematiche sono numerose. Farlo in Europa e specialmente in Italia, una delle nazioni con maggiore personalità culturale e patria indiscussa della musica cosiddetta “colta”, è operazione improba. Ma poiché è difficile vivere in un mondo da cui non si può evadere, si deve tentare di renderlo più accogliente così da poterci abitare meglio, sia pure per il breve tempo concesso all’effimera vita umana.
Concerti
Felicità, felicità, felicità!!
Inevitabile ma obbligatorio rimarcare la contentezza di riavere, nella sua rituale forma, uno dei più rilevanti festival europei.
I suoi numeri parlano chiaro; 11 location, 500 artisti impegnati in 260 eventi per 10 giorni di musica non stop inglobati in una città, Perugia, che si trasforma magicamente attraverso un’atmosfera unica, difficile da spiegare ma doverosamente respirare almeno una volta nella vita.
Il nostro racconto si dividerà in tre parti evidenziando la tipica struttura di Umbria Jazz. Sviluppatasi nel corso di quasi 50 anni, offre un programma altisonante contestualizzabile come contenitore di tanti festival nel festival.
il nostro disco del mese
The Blues Don’t Lie
Etichetta: RCA (USA) -2022-
Tra gli ultimi rappresentanti della impareggiabile generazione di musicisti nati prima del secondo conflitto mondiale, Buddy Guy ha annunciato per il prossimo anno un lungo tour americano di addio, forse comprensibile date le ottantasei primavere, pur portate con energia.
Qualche mese fa è arrivato questo suo nuovo album, frutto della collaborazione con Tom Hambridge, produttore di ogni suo progetto discografico da “Skin Deep” (2008) in avanti. Dischi che se non hanno fatto gridare al capolavoro, sono comunque stati testimonianza della vitalità di un artista che dal suo rilancio definitivo negli anni Novanta con “Damn Right I Got The Blues” ha raccolto onori meritati e consolidato il proprio status leggendario…
La rivista
Un anno di Blues
Ogni 3 mesi un numero che arriverà direttamente a casa tua in formato PDF comodamente stampabile per una miglior lettura
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