Dal 1982 l’unica rivista italiana dedicata al blues e alle sue culture

I concerti in Italia e all’Estero

Tutte le recensioni degli ultimi album di blues e musica nera

a 40 anni dalla morte

Il 30 aprile 1983 se ne andava Mc Kinley Morganfield alias Muddy Waters, artista la cui importanza per la musica del XX secolo e oltre, rimane tuttora pressoché incalcolabile.

Quale migliore occasione, dunque, per ripescare dagli archivi della nostra rivista alcuni dei tanti scritti a lui dedicati nel corso degli ultimi quarant’anni? Di seguito ecco la retrospettiva pubblicata in origine sul n. 128 e curata da Marino Grandi, su un box che racchiudeva la prima parte del corpus discografico watersiano.

Al termine di essa, come ramificazioni di una enorme quercia ormai più che secolare, trovate link ad altri articoli, recensioni, schizzi, per approfondire e ricomporre un mosaico del grande lascito dell’uomo e dell’artista Muddy Waters.


I nostri articoli

I nostri articoli, le ultime novità dal mondo del blues

After seeing them live in Milan last April 2nd, we had the chance  to talk with Samantha Fish and Jesse Dayton about their project, “Death Wish Blues“, which is out now on Rounder /Universal Records. Those who follow closely the blues and all its branches are probably already […]
Dopo averli visti dal vivo nel loro passaggio milanese lo scorso 2 aprile, abbiamo avuto modo di parlare con Samantha Fish e Jesse Dayton del loro progetto discografico comune, “Death Wish Blues”(Rounder/Universal) Chi segue blues e affini ha ormai probabilmente familiarità con Samantha Fish, noi le avevamo dedicato […]
Che Samantha Fish di energia ne avesse da vendere se ne sono accorti anche i ricercatori del progetto ITER, che in Francia cercano di riprodurre i processi di fusione nucleare tipici delle stelle come il nostro Sole. Se ne è accorto anche Matteo Bossi che ci ha raccontato […]
ricordi

Tanti anni di storia e passione tra incontri e avventure in Italia, Europa e Stati Uniti

Dal 1982 – grazie ad un idea del nostro Direttore Marino Grandi – la nostra rivista ha permesso ai tantissimi collaboratori che si sono avvicendati di fare esperienze incredibili, a contatto con la vera realtà del blues mondiale. Esperienze che abbiamo sempre cercato di trasmettere – con tutti i colori del bianco e nero – ai nostri tanti lettori, che ci potranno seguire anche attraverso il nostro sito.

Concerti

Torniamo con piacere, dopo tre anni, a Lucerna per il festival, di nuovo formula tradizionale con tre serate ricche di musica nel Grand Casino in riva al lago dei Quattro Cantoni.

Un appuntamento importante per gli appassionati e ce ne siamo forse accorti ancor di più nel periodo nel periodo di sospensione, come spesso succede nella vita. Il cartellone inoltre prevedeva, accanto al ritorno di beniamini della manifestazione (pensiamo ad esempio a Billy Branch), diversi nomi nuovi ancora poco noti in Europa.


il nostro disco del mese

It Don’t Always Matter How Good You Play

Dopo un lungo silenzio discografico, il suo album precedente risale addirittura al 2006, forse non ci speravamo più di avere tra le mani un nuovo lavoro di Angelo “Leadbelly” Rossi. Fa concorrenza quasi ai vent’anni che trascorsero tra il secondo (“I Giorni del Cielo”) e il terzo film di Terrence Malick (“La Sottile Linea Rossa”).

Il parallelismo potrebbe avere un ulteriore elemento di accostamento, entrambi gli artisti infatti pur diradando le produzioni, hanno lasciato un segno profondo quando hanno deciso di riprendere a girare/incidere. Per altri versi la similitudine finisce qua, se è noto il perfezionismo quasi maniacale di Malick e i suoi tempi di lavorazione lunghi, è (vivaddio!) diametralmente opposto l’approccio di Angelo al blues, fatto di coerenza estrema e attaccamento alla radicalità, un ritorno alla terra se vogliamo, mirato a catturare il momento.

Non ci sono schermi dietro cui ripararsi, artifici o effetti in grado di alterare, in qualche misura, la musica…


La rivista

Un anno di Blues

Gli ultimi 4 numeri della rivista in formato PDF, a coronamento di 40 anni di storia

riconoscimenti

Negli USA parlare e diffondere la cultura della musica Blues è relativamente facile, anche se le problematiche sono numerose. Farlo in Europa e specialmente in Italia, una delle nazioni con maggiore personalità culturale e patria indiscussa della musica cosiddetta “colta”, è operazione improba. Ma poiché è difficile vivere in un mondo da cui non si può evadere, si deve tentare di renderlo più accogliente così da poterci abitare meglio, sia pure per il breve tempo concesso all’effimera vita umana.

“Il blues è verità, senza distinzione di colore.” [Van Morrison]

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