Clifton Stones

Diciamolo subito, ecco un singolo (45 giri) che è già un oggetto da collezione nel momento in cui si celebra il centenario della nascita di Clifton Chenier (1925-1997), la leggenda dello zydeco. La Smithsonian Folkways Recording (che ha acquiito gli archivi Arhoolie) ci ha preparato un regalo sontuoso che si articola in più fasi. Registrata nel 1965 da Chris Strachwitz, fondatore di Arhoolie, la versione di Clifton Chenier del brano “Zydeco sont pas salés” è diventata un caposaldo della tradizione zydeco.

Il titolo, che letteralmente significa “fagioli verdi e niente sale”, fa riferimento a un’espressione creola: “les haricots (zarico) et pas salés”, che significa “arrangiarsi”, per evocare la povertà e le difficoltà della vita rurale in Louisiana. Tra tradizione e modernità, questo singolo associa nella facciata A Clifton  con suo fratello Cleveland al frottoir (asse da bucato) e Madison Guidry alla batteria e, nella facciata B, registrata a Lafayette nel dicembre 2024, una versione rivisitata e incisiva della registrazione originale di Chenier da parte dei Rolling Stones. Questa canzone ha avuto una lunga storia nelle campagne della Louisiana prima di diventare il brano emblematico di Clifton Chenier, soprannominato il “re dello zydeco”.

Con solo la sua voce, l’accordion, la tavola da bucato e la batteria, Chenier fondeva il blues e l’R&B con le radici musicali creole e cajun della Louisiana meridionale per creare una musica  commovente che tocca nel profondo. Oggi, sessant’anni dopo la registrazione die Chenier, i Rolling Stones reinventano questa canzone a modo loro. “Zydeco Sont Pas Salés” trasforma questo classico per fisarmonica in un inno rock’n’roll dal groove potente e dal ritmo frenetico. Cantata interamente in cajun da Mick Jagger, con la mitica ritmica di Keith Richards e Ronnie Wood, Curley Taylor al frottoir, Dave Ranson (basso) Russ Broussard (batteria) MJ Nunez (chitarra) Ivan Neville, Zachary Richards (backing vocals) e con l’energica performance del fisarmonicista della Louisiana Steve Riley, il batterista di lunga data di Chenier Robert St. Julien e il produttore CC Adcock, aggiungono il loro tocco alla canzone che ha dato vita a un nuovo capitolo della cultura musicale della Louisiana.

Queste due versioni del classico zydeco testimoniano il modo in cui la musica nera al centro dello zydeco e del rock’n’roll – il blues con la sua profondità e il suo carattere ruvido, e l’R&B con il suo ritmo e la sua anima – ha attraversato il globo e unito popoli e tradizioni. Mick Jagger non lesina elogi sulla musica del re dello zydeco: «Clifton Chenier è stato uno dei musicisti più influenti della Louisiana. Ha fatto scoprire a tantissime persone la meravigliosa musica da ballo libera e coinvolgente che è lo zydeco, compresi noi stessi all’epoca. Sebbene lo sviluppo di uno stile musicale possa raramente essere attribuito a un solo artista, non esiste nessun gruppo zydeco che non abbia seguito il modello creato da Chenier».

Oltre all’uscita del 45 giri, la registrazione di Chenier è inclusa nella raccolta “King of Louisiana Blues and Zydeco”, che uscirà a novembre da Smithsonian Folkways, mentre il brano degli Stones apre la nuova compilation di Valcour “A Tribute to the King of Zydeco” ed è già disponibile in streaming o in formato fisico. I Rolling Stones hanno designato il Clifton Chenier Memorial Scholarship Fund dell’Università della Louisiana a Lafayette come beneficiario dei diritti d’autore di questa registrazione. Le vendite di questo 45 giri contribuiscono alla missione senza scopo di lucro della Smithsonian Folkways, che mira a preservare l’eredità di Clifton Chenier e della Arhoolie Records. Attenzione, il singolo è uscito in edizione limitata! Imperdibile.

Philippe Prétet


leggi in francese

Category
Tags

Comments are closed

Per la tua grafica

Il Blues Magazine
GOSPEL

Gospel

SELEZIONI IBC-EBC 2025

Selezioni Italiane IBC-EBC 2025

14th Europen Blues Challenge

EBC 2025