“The Blues Had A Baby And They Named It Rock And Roll” diceva un tale…. e chissà se quel personaggio lo pensava veramente o era solo un pretesto per un’altro dei suoi racconti. Fatto è che quel bambino è ormai cresciuto e ha girato in lungo e in largo tutto il globo, facendo proseliti e seguaci fedeli. In Italia c’è un posto dove ama recarsi da venti anni e stabilirsi per più di una settimana; quel posto si chiama Summer Jamboree e lo trovate nella bellissima cornice di Senigallia, nelle Marche. Dodici giorni in questo 2019, dal 31 luglio all’11 agosto con tutti gli eventi correlati che ormai caratterizzano il festival a cominciare da una mostra fotografica bellissima, intitolata “Rock’N’Roll Is A State Of The Soul” dove fino al 29 settembre, 41 fotografi raccontano le prime due decadi di questa incredibile avventura attraverso 341 scatti e immersioni multimediali. Va detto che il festival ha il merito, più di altri, di aver creato negli anni una forte relazione tra immagine e musica diventando, non solo appuntamento musicale obbligato per gli amanti del genere ma anche un affascinate meeting per chi voyeuristicamente ama solo vedere e osservare. La musica però ha e avrà sempre un ruolo dominante al Summer Jamboree e quindi tornando al tale di inizio articolo, sarebbe stato contento di sapere che quel blues del quale parlava, resta sempre un punto ben presente in molti dei musicisti che si sono esibiti ad iniziare da chi ha avuto l’onere e l’onore di inaugurare il nuovo episodio del SJ.