Una delle ultime leggende viventi del blues tradizionale della Louisiana è di ritorno con un nuovo album, “Caress Me Baby”, prodotto da Bob Hall e pubblicato dall’etichetta austriaca Wolf. Con la sua chitarra incisiva, la voce roca e l’armonica stridente, Lil’ Jimmy Reed è nato nel 1938 in una baracca di cotone a Harwood, città di segherie e cotone costruita sulle rive del Mississippi, vicino a Baton Rouge (Louisiana). All’anagrafe Leon Atkins (senza alcun legame di parentela con Jimmy Reed), Lil’ Jimmy Reed è un musicista autodidatta. Ricorda che la sua prima chitarra gli fu regalata da suo padre: “Mio padre mi comprò la chitarra un lunedì e la domenica successiva sapevo già suonarla”. È cresciuto vicino a un night club e ha avuto modo di conoscere la musica del vero Jimmy Reed che il juke box trasmetteva senza sosta. Il giovane Leon cercava di accompagnare il juke box con la sua chitarra ed è così che ha imparato a suonare nello stile inconfondibile di Jimmy Reed.
Il suo soprannome gli è stato dato durante una serata che non dimenticherà mai: Leon aveva un solo sogno, quello di incontrare il vero Jimmy Reed. Il giorno in cui ne ebbe l’occasione, Reed era troppo ubriaco per poter suonare! Fu discretamente accompagnato fuori dalla porta sul retro e a Leon fu chiesto di salire sul palco. Il pubblico non ha notato la differenza! Leon Atkins si è esibito su innumerevoli palchi di club e festival in tutto il mondo. Dopo aver suonato per anni in piccoli club e bettole, Lil’ Jimmy ha prestato servizio nell’esercito del suo paese.
Da quando è tornato alla vita civile, la sua carriera ha preso il volo e ha persino condiviso il palco con B. B. King e Bobby “Blue” Bland. Con il riconoscimento internazionale sono arrivati anche i premi: è stato nominato ai Grammy Awards e, tra i numerosi altri riconoscimenti, è stato nominato “Blues Harmonica Player of the Year” dalla West Coast Blues Hall of Fame, ha ricevuto il “Living Legend Award” dalla Baton Rouge Blues Society e gli è stato conferito un disco d’oro dall’Alabama Blues Society, oltre ad essere stato inserito nella Alabama Blues Hall of Fame.
Nel 1996 registra School’s Out, pubblicato dalla microetichetta Vent. Il nostro chitarrista torna alla ribalta nel 2015 con Blues In Paradise e più recentemente con Back to Baton Rouge insieme al talentuoso pianista Ben Levin ( https://www.ilblues.org/lil-jimmy-reed-with-ben-levin-back-to-baton-rouge/), esibendosi frequentemente nel circuito blues del Sud. Lil’ Jimmy Reed perpetua la tradizione del blues degli anni ‘50/’60 suonato nei juke joint e nei juke box del Sud. Un’occasione unica per l’etichetta austriaca Wolf di presentare oggi un album corroborante che cattura tutta l’energia e l’autenticità di Lil’, che non a caso è uno degli ultimi maestri del blues tradizionale della Louisiana.
Attivo durante l’esplosione del blues britannico negli anni ‘60, il pianista inglese blues e boogie Bob Hall e sua moglie Hilary Blythe, cantante dinamica e bassista rock-steady, hanno stretto amicizia con Atkins, con i quali formano la Lil’ Jimmy Reed Band. In Caress Me Baby (titolo omonimo di Jimmy Reed registrato per Vee Jay nel 1958), Lil’ è quindi accompagnato da Bob Hall al pianoforte, Hilary Blythe al basso e dai batteristi Neil Burton e Mick Klogoss.
Dodici brani, alcuni registrati allo studio Vineyard in Florida nell’aprile 2015 e altri provenienti dal suo concerto al Calgary International Blues Festival nel 2017, sono l’occasione perfetta per apprezzare la voce roca e potente di Lil’ Jimmy Red, così come la sua chitarra incisiva e la sua armonica diatonica minimalista che proviene dalle profondità della Louisiana. L’atmosfera è ballabile e swingante al punto giusto.
Il repertorio di Lil’ Jimmy comprende, naturalmente, molti brani resi famosi dal suo idolo Jimmy Reed, come “I’m Going Upside your Head”, “Down In Virginia”, “Going To New York”, “Honest I Do”, “Caress Me Baby”, “Big Boss Man”, ma è anche molto vario, con canzoni di Elmore James “12-Year Old Boy”, Joe Turner “TV Mama” e Artie “Blues Boy” White “When You Leave Don’t Take Nothing”, oltre alle sue composizioni originali “Tell Me What’s On Your Mind”, uno splendido blues profondo a tempo lento, “Early In The Morning”, nella versione in studio in cui la chitarra “risuona” e sferza con autorità, e “I’m In Love With You”, memtre in quella live live “Early In The Morning” risulta,purtroppo, di scarsa qualità sonora.
Detto questo, non fraintendiamoci. Certo, gli standard blues ripresi qui da Leon Atkins sono noti agli appassionati più esperti. Ma, in realtà, questo album dall’energia travolgente e dallo swing rinfrescante dovrebbe attirare l’attenzione perché il vivace ottantenne Lil’ Jimmy Reed, che ha frequentato, tra gli altri, i leggendari Jimmy Reed, Slim Harpo e Lightnin’ Slim, è uno degli ultimi rappresentanti del blues tradizionale degli anni ’50/’60 suonato nel Sud a mantenere viva la fiamma! Cosa abbastanza rara e preziosa per (ri)scoprire e immergersi con piacere in una parte importante della cultura musicale del Sud. Consigliatissimo.
Philippe Prétet










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