SIRJOE POLITO Black & White cover album

SirJoe Polito torna in California.

Dopo l’interessante progetto omaggio a Ry Cooder, un suo idolo, del 2021 eccoci al cospetto del bravo songwriter veneziano con questo “Black & White”, album che ci conferma le qualità di questo artista da anni protagonista del panorama blues – e non solo – italiano.

Dodici brani che sono riflessioni sulla vita di Sergio Polito tra realtà e sogni, infarcite da tre ottime cover, ma dove sono i brani originali ad emergere e a portarci in viaggio con lui verso l’amata California.

SirJoe Polito: l’album Black & White

Partiamo dalle tre cover, ovvero “4+20” di quello Stephen Stills che per alcuni anni è stato un emblema della California, pur essendo lui texano, così come il losangelino David Crosby del quale SirJoe ci regala un’affascinante versione del capolavoro “Almost Cut My Hair”.

Due riarrangiamenti molto personali, intimi di gran classe così come l’omaggio a Tom Waits con la sua “Bronx Lullaby/Smuggler’s Waltz”.

Era molto facile “inciampare” nell’interpretazione di questi brani, ma Polito è riuscito a regalarci emozioni e rispetto verso le canzoni e i loro autori.

SirJoe è accompagnato in questo suo viaggio da artisti di livello, alcuni dei quali con una lunghissima collaborazione col chitarrista veneto, come Gianni Spezzamonte (basso) e Danilo Scaggiante (sax) a cui si affiancano Marco Campigotto (batteria) e Alberto Boscolo Agostini (chitarre, mandolino) più ospiti d’onore come Veronica Sbergia e Max De Bernardi in “Friends Come An Go” e Carlo De Bei in “Lay You Down” e “Run Against The Wind”.

L’album parte con “Happy New Year”, piccolo gemma dove la steel guitar di Alberto Boscolo Agostini fa la differenza in questa song dove si respira a pieni polmoni l’aria dell’Oceano Pacifico.

Con la seguente “Pacific Coast Highway” entriamo nel territorio cooderiano tanto caro a SirJoe Polito, brano che non sfigurerebbe nel progetto Little Village. Ancora un gran lavoro alla slide per Boscolo Agostini.

Dopo il sentito omaggio a Stills col personalissimo arrangiamento che a tratti ci porta ad atmosfere alla “Can’t Find My Way Home” (tanto per restare in tema capolavori) e la bella voce di Polito arriva “Lay You Down”, più rock con le tre chitarre che si intrecciamo come si faceva nei magnifici anni Settanta.

Run Against The Wind” ci porta ad un blues di sapore sudista di gran classe prima di arrivare all’omaggio al mai troppo compianto Croz e la sua “Almost Cut My Hair”. E se nell’originale capolavoro targato CSN&Y la furia chitarristica è il valore dominante, qui è la calma che ci trasmette il duo Polito/Boscolo Agostini la carta vincente che lascia emergere l’amore e il rispetto per questo brano ed il suo compositore.

New Morning On The Back Of A Horse” è l’unico brano strumentale, poco più di due minuti dove chitarre e mandolino si rincorrono per quella che potrebbe essere una prateria laggiù negli USA.

L’omaggio a Tom Waits è un fumoso bluesaccio, lento e jazzato e arricchito dal sax di Scaggiante che ci prepara alla seguente “Sunny Day in Santa Monica” a cui manca la voce di Sandy Denny e potrebbe essere un brano uscito da “Unhalfbricking” dei Fairport Convention con ospite Mr. Cooder.

Con il blues “Last Night” ci addentriamo in un fumoso locale dove il whiskey scorre a fiumi a cercare di lenire tristezza e pene d’amore, mentre “Friends Come And Go” è pura musica americana, di quelle che ti entrano dentro senza più abbandonarti e il contributo vocale di Veronica Sbergia si inserisce meravigliosamente nelle armonie chitarristiche.

Chiude l’album “Life” dove la chitarra fingerstyle di Polito ci riporta a quella California stile “Quah” di Jorma Kaukonen o dei Grateful Dead acustici.

Insomma, “Black & White” uscito per Gutemberg Music, è un signor album, che suona americano dalla prima all’ultima nota e dove emergono i brani autografi di SirJoe Polito che si dimostra uno tra i più preparati musicisti italiani del genere, un artista che ha saputo “ascoltare e far sue” lezioni arrivate da oltre Oceano.

Nota di plauso anche per la confezione grafica dell’album, curata nei minimi dettagli e con un ricco booklet con testi e note, molto utili per entrare pienamente nello spirito di questo album.

Antonio Boschi

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