home of the blues

Senza dubbio alcuno, gli appassionati di soul, R&B e blues moderno si ricordano delle vere e proprie pepite registrate per conto dell’etichetta Home of The Blues, ubicata al 107 di Beale Street a  Memphis, Tennessee, durante gli anni Sessanta e prodotte, tra gli altri, dal compianto Willie Mitchell. Ebbene avranno ragione di gioire per l’improbabile rinascita di questa mitica collezione in vinile, grazie al produttore Marc Rayan, che mette a segno un gran colpo come prima uscita della label californiana Acoustic Archives, da lui fondata nel 2024.

Registrati a Memphis nel periodo 1960-63 dalla Home of the Blues Record Company, queste sedici tracce di “Vintage Rockin’ Memphis Blues” (LP Acoustic Archives 1001) sono andate perdute in un magazzino prima di essere ritrovate e pubblicate oggi. La loro storia davvero intrigante va riscoperta nelle dettagliate note del disco. Tutti i brani sono stati rimasterizzati alla perfezione da Oz Fritz da una squadra di esperti che hanno potuto lavorare coi master originali, compresi quelli registrati agli studi di Sam Phillips a Memphis. Ci sono inediti di artisti emblematici quali Roy Brown, Thelma Brewer, Woodrow Adams, The Five Royales, Willie Cobbs, Joseph Cooke, Charlie James e Dave Dixon. Sublimati dai superbi arrangiamenti di Willie Mitchell, alcuni dei migliori cantanti dell’epoca sono accompagnati dalla chitarra di Sammy Lawhorn, il basso di Lewi Steinberg, la batteria di Al Jackson Jr, registrati da Scotty Moore presso il Sam Phillips Recording Service. La biografia di ogni artista è stata oggetto di ricerche approfondite sotto la direzione di Marc Rayan, fondatore di Acoustic Archives, con l’aiuto di David Evans, musicologo della Memphis State University. Il libretto di dodici pagine a colori presenta foto e note sugli artisti e sul modo in cui il primo proprietario di Home of the Blues, Ruben Cherry, situata, ricordiamolo, al 107 di Beale Street e Willie Mitchell (produttore, trombettista e patron della Hi), hanno lavorato alle registrazioni. Per illustrare l’interesse  notevole di quest’album, citiamo subito Roy Brown,, la cui carriera esemplare non si limita certo a “Good Rockin’ Tonight”, un classico ripreso tanto da tanti , a cominciare da Elvis Presley, passando per James Brown o Wynonie Harris per arrivare fino a Gary Clark Jr, contando circa 115 versioni. Quando firma per la Home of the Blues nel 1960, Brown registra alcuni eccellenti 45 giri che passano stranamente senza lasciare traccia, malgrado la presenza del chitarrista Sammy Lawhorn, che più tardi si unirà ad un certo Muddy Waters. Qui imperversa su quattro brani incisi appunto tra il 1960 e il ’62, “Don’t Stop Lovin’ Me”, “I Need Your Love”, “So Long Baby” e “A Man With The Blues” (take 2).

Questo disco è il complemento ideale ai due vinili dieci pollici della Bear Family dedicati alla stessa etichetta, “Beale Street Beats Vol 1-Home Of The Blues” e “Beale Street Beats Vol 2- Soul House”.  Ne esiste anche una versione digitale edita da Stomper Time Records e prodtotta da Dave Travis nella collezione “Rockin’ Rhythm’n’Blues Memphis” e dalla P-Vine, l’etichetta del compianto Yasufumi Higurashi, in una compilation di difficile reperibilità, “Feel Alright Home Of The Blues”. La buona notizia è che l’Acoustic Archives ha annunciato altri due volumi in vinile di prossima pubblicazione. Attenzione però, sono edizioni limitate! Indispensabili.

Philippe Prétet

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