james booker

New Orleans è sempre stata un feudo di pianisti straordinari, da Jelly Roll Morton, Fats Domino a Dr. John, passando per Professor Longhair fino a Jon Batiste. James Carroll Booker III (1929-1983) è stato, a sua volta, un pianista brillantissimo, dotato di una tecnica senza pari, vissuto in città. Cieco da un occhio, tossicomane, “larger than life”, portava una parrucca imbottita di erba e portava sempre un’arma con sé…anche sul palco. I suoi suoni onomatopeici e la sua mimica erano unici e sono rimaste celebri. Ha cominciato a suonare il piano a tre o quattro anni, “ho cominciato prima dell’età della ragione”, raccontava lui stesso. Allen Toussaint ha detto di lui nel 2013, “quando l’ho conosciuto aveva il braccio ingessato, riusciva a muovere solo tre dita, ma, vi assicuro, anche con tre dita suonava il piano in modo stupefacente. E quando si è tolto il gesso suonava ancora meglio”.

Booker è morto all’età di quarantatré anni, nel 1983, dopo una vita dura, tormentata dai suoi demoni. Anche se era quasi sconosciuto negli Stati Uniti, godeva di grande popolarità in Germania e nei paesi limitrofi, in cui ha tenuto oltre cento concerti tra il 1976 e il 1978, all’apogeo della sua breve carriera. Nel 1977 gli venne assegnato il Grand Prix du Disque de Jazz Montreux per il suo notevole album “Boogie Woogie And Ragtime Piano Contest”, registrato a Zurigo e in seguito rieditato dalla Rounder col titolo “New Orleans Piano Wizard : Live!”.

Behind The Iron Curtain Plus…” (RWA) è un cofanetto di cinque CD, contenente tre concerti completi e inediti, settantatré pezzi in totale (Berlino Est dicembre 1976, Losanna gennaio 1977, Lipsa ottobre 1977). Si tratta di testimonianze uniche di un’epoca passata, che ha visto, dietro il muro di Berlino, un afroamericano salire sul palco per risvegliare un pubblico, dapprima un po’ freddo poi rapidamente conquistato dalla sua performance scenica e dal suo geniale talento. In effetti, Booker cantava con un voce soul da brividi pezzi di Curtis Mayfield, Hank Williams, Huey “Piano” Smith, Ray Charles, Allen Toussaint, Earl King, Lead Belly,  Beatles, Joe Tex e Stephen Foster. Ma suonava anche cose di Beethoven e Chopin. Da “You Are My Sunshine” e “Since I Fell For You” a “Bei Mir Bis Du Schon” e “He’s Got The Whole World In His Hands”, Booker le rende vivide come Professor Longhair. Poi si girava e intonava “Come Rain Or Come Shine” prima di passare a “Iko Iko” e “Baby Face”. E poi ci sono le sue composizioni originali, ha composto “So Swell When You’re Well” con Aretha Franklin.

Senza dubbio Booker conosceva la situazione geopolitica nella Germania dell’Est, dietro la cortina di ferro, tanto che nell’intervallo alla Haus der junger Talente di Berlino Est si lancia nelle allusive “I’m gonna light up the curtain” e “Let’s rock this curtain tonight”. Un simbolo che racchiude in sè la sensibilità a fior di pelle di un artista senza pari.Ci sono dei tesori da ascoltare in questi cinque dischi, da capogiro, dai suoi pezzi come One “Helluva Nerve” a “Slowly Bur Surely” dal groove irresistibile e con un piano arioso. E poi Booker rivisita splendidamente gli standard dei pianisti della Crescent City come Allen Toussaint o Fats Domino e attinge saggiamente da Earl King, T-Bone Walker,  Percy Mayfield, Ray Charles, Fats Domino…tra le altre leggende. Sequenze da brivido garantite! Il box contiene anche una introduzione commovente di Cyril Neville e altre buone letture lungo sessanta pagine, superbamente illustrate da foto inedite, tra cui quelle di Axel Küstner, una di esse illustra la copertina del libretto.  I fan di James Booker dovrebbero immancabilmente precipitarsi su questa raccolta di cinque CD di concerti inediti.

Philippe Prétet

 


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