Jeff Chaz, per storia e formazione musicale, non potrebbe rappresentare meglio la figura del bluesman del sud degli Stati Uniti. Nato in Lousiana, figlio di un medico che curava la salute di pazienti di quelle zone rurali dove si recava remando su una piroga, Jeff ha iniziato a suonare il trombone e la tromba per poi passare alla chitarra durante un tour con una band soul. Il suo percorso di formazione si sviluppa sui palchi dei locali blues del sud e delle chiese gospel di Memphis, per poi stabilirsi nella scena di New Orleans.
Il profondo blues del sud degli U.S.A. contamina il timbro caldo della voce di Chaz, i suoi testi, i suoi ritmi e la struttura classica dei suoi brani. Con Apartment14, title track dell’album e prima traccia, Chaz apre il disco con un brano strumentale con un riff di chitarra su ritmi dal richiamo funky che accompagna l’ascoltatore verso Baby don’t you know. In questa seconda traccia la splendida voce calda di Chaz lamenta “baby, don’t you know what your doin’ to me, your driving me crazy don’t you see, if you just say what you mean everything would be ok” (-baby, non capisci cosa mi stai facendo, mi stai facendo impazzire, non vedi, se solo dicessi quello che pensi tutto andrebbe bene-). In Drinkin Pet Milk ci regala una curiosa analogia quando canta “I love you baby, you really make me feel like a man, your love is so good, it’s like drink pet milk stright out the can”. L’album regala quindi 6 brani di blues autentico, dai richiami antichi con suoni di chitarra distorti che li ancorano alla modernità.
Andrea Capelli
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