
Otis Clay (per gentile concessione UTR Music Group)
Deep Soul & Gospel: l’eredità continua di Matteo Bossi e Silvano Brambilla
Pochi artisti hanno una voce come la sua, in grado di trasportare l’ascoltatore in una sorta di altrove emotivo. Rispetto a qualche suo contemporaneo gli è forse sfuggito qualche hit, ma la sua carriera, cominciata oltre mezzo secolo fa, lo ha portato ad alternare con coerenza e credibilità gospel e soul. Lo abbiamo ammirato in concerto più volte, specialmente (ma non solo) al festival di Lucerna, dove è un beniamino del pubblico e una presenza costante negli anni (il suo concerto del 2003 è immortalato su CD). Lo scorso novembre è arrivato infine il momento di incontrarlo per un’intervista; la iniziamo rassicurati proprio da Otis, sulle condizioni di salute del suo sassofonista, accasciatosi per un malore durante il concerto della sera precedente.