Presentiamo molto volentieri questo album dl debutto dei The Davidson Trio, un interessante terzetto che sta emergendo nel panorama blues rock britannico contemporaneo: Owen Davidson alla voce e basso, Ben Bicknell alla chitarra ed Ellis Brown alla batteria offrono un lavoro che fonde la tradizione degli storici power trio come Cream, Hendrix Experience, ZZ Top, che emergono fra le loro influenze, con quel tocco moderno che trasmette una grande energia fin dalle prime note. L’apertura di “Medusa Touch” è decisamente travolgente, con un riff martellante e l’assolo in puro stile rock blues: la potenza del loro sound emerge analogamente in tracce come la successiva “The Deep”, con quella sua cadenza alla SRV, piuttosto che in “Hold on” oppure in “The Cure” in cui i tre dimostrano tutta la loro forza e coesione.
Viceversa, il brano che dà il titolo all’album è uno slow blues, con testi ironici e piccanti, arricchito da una chitarra che ancora una volta trova i fraseggi giusti per coinvolgere l’ascoltatore; “Blue River” è l’altra ballad offerta dai tre, eseguita con quella maestra che ci aspettiamo da dei veterani. Incrociamo quindi il ritmo trascinante di “Bad Moon”, di nuovo con reminiscenze sudiste, nel quale la chitarra e la sezione ritmica dialogano efficacemente nel finale. La conclusione è lasciata a “Catfish Blues”, un altro blues rock orecchiabile e trascinante, arricchito da un arrangiamento ben curato. La qualità di questo lavoro ci ha riservato dunque una sorpresa decisamente piacevole, grazie al talento dei tre componenti: la voce di Davidson ha personalità, con il suo timbro caldo e graffiante, gli assoli di Bricknell sono sempre convincenti, così come colpisce la maturità del giovane batterista. “Cougar” è suonato con passione, talento e rispetto per la tradizione, qualità che qualsiasi ascoltatore apprezzerà facilmente.
Luca Zaninello










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