Nella serata dedicata all’intelligenza artificiale in occasione della Milanesiana presso lo studio Volvo, Irene Grandi fa il suo ritorno a Milano, artista in continua sperimentazione e capace di mescolare diversi generi musicali. Irene si è presentata in Duo, con il chitarrista Leonardo Marcucci. Una performance inedita per la cantautrice toscana che sta portando in giro per l’Italia il tour di successo “Io in blues”. Il progetto musicale nasce dalla voglia d’ Irene di ritornare alle radici, per omaggiare i grandi della musica, che lei ha definito degli scienziati: pionieri dell’arte dei suoni e delle melodie fondamentali per la musica moderna. Sul palco Irene ha portato in scena i suoi pezzi ripercorrendo le tappe della sua carriera negli ultimi 30 anni. Un succo di 10 brani nuovamente arrangiati. La cantante toscana è riuscita a trasmettere in ogni pezzo un po’ di blues: timbrica di voce, improvvisazione e ritmo sostenuto.

Foto di Raffaele Specchia

  • Il live

Si inizia con “Prima di partire per un lungo viaggio” che porta il pubblico tra le stelle e in mezzo all’universo la “Cometa di Halley” delizia l’universo dei Grandi, omaggiando Mina con “E poi “e Pino Daniele con “Se mi vuoi”. La sala si accende e il calore avvolge il pubblico. Irek intuisce il momento giusto e dopo uno sguardo di fuoco verso il chitarrista, la sua voce tuona “Bruci la città”. Per il pubblico è tutto surreale e all’Improvviso la musica bussa alle “Alle porte del sogno”. Una canzone scritta da un artista giovanissimo Alfredo Vestrini, che durante la notte amava scrivere testi ricercati e a tratti onirici. La tua ragazza sempre da una sterzata rock alla serata e Irene, ricorda a colpi energici di “Bum Bum” che il lavoro fa male. Milano la guarda stupita e consapevole, lei sorride e con una dedica speciale canta “TVB”. Anche in questo live Irene dimostra degli altissimi livelli di performance, con una capacità vocale crescente e arricchita dal suo tour in Blues. Continua senza sosta il suo desiderio di collaborare con nuovi musicisti, che inevitabilmente riescono a dare un nuovo guizzo tecnico e interpretativo alle sue canzoni. Guardare un concerto d’Irene regala sempre qualcosa di nuovo e inaspettato, non una mera riproduzione del disco.  Molto introspettiva la versione della canzone “Alle porte del sogno”. Colpisce una versione rivisitata nel finale di “Tvb” accompagnata da una chitarra compulsiva e una bacchetta del musicista che ne esalta la ritmica con Irene scatenata nel ballo.  Incontenibile e straripante anche nella tenuta fisica.

Foto di Raffaele Specchia

  • Il finale

Dopo l’esibizione il momento dei saluti con Elisabetta Sgarbi e gli ospiti della serata uniti sul palco per le foto di rito. A termine, tra ovazioni, cori e applausi un altro momento tanto atteso dai fan: scatti tra le rose, autografi sul nuovo vinile “Io in blues” uscito nel mese di febbraio, abbracci e sorrisi con i fan storici che la seguono da sempre, qualcuno le chiede il prossimo cd d’inediti e lei risponde “ragazzi arriverà!

 

Raffaele Specchia

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