SINGOLO

Dal dizionario: “Singolo – agg: Considerato individualmente, distinto dagli altri: prendere in esame i singoli articoli di una legge; esporre minutamente i singoli fatti; Sostantivo: l’individuo considerato di per sé, specifico nelle sue esigenze e istanze personali.”

Iniziamo una nuova rubrica dedicata al singolo o meglio ai singoli che ci vengono regolarmente inviati e che ormai dominano il mondo della musica odierna, a discapito di progetti ormai datati come dischi o album (figuriamoci doppi album), nell’onda di un ascolto veloce e frammentario che vede la musica sempre di più come una compagna onnipresente nella nostra vita anche se non fondamentale come poteva essere in passato (ma vi sfidiamo a non canticchiare un motivetto legato emotivamente alla vostra vita in momenti particolari). Non lo diciamo con il solito atteggiamento “si stava meglio quando si stava peggio” anche perché nella tecnologia e nel progresso si nasconde il benessere di cui tutti, seppure in maniera non equa purtroppo, possiamo beneficiare. E come tutte le evoluzioni nascondono nuove idee e favoriscono lo sviluppo di nuove risorse e progetti siamo confidenti che anche la fluidità della musica moderna potrà portare il blues ad uscire dalla sua situazione spesso stagnante e legata al passato per riabbracciare le nuove generazioni, senza le quali è impossibile sopravvivere e diventare parte della storia e del futuro prossimo venturo. Ecco a voi i singoli in circolazione!

 

2024

Beth Hart – Little Heartbreak Girl

Beth Hart si è presa una pausa dalla scena live per seri motivi di salute, ma nel frattempo esce con un singolo profondamente personale dal titolo  “Little Heartbreak Girl,” prodotto dal leggendario Kevin Shirley soprannominato The Caveman, che ha lavorato con musicisti del calibro dei Led Zeppelin, Deep Purple, Aerosmith e Black Crowes solo per nominarne alcuni. In questo pezzo Beth esprime tutta la sua gratitudine verso i fans che continuano a seguirla ed incoraggiarla nonostante le recenti sfide che l’hanno portata a cancellare varie tappe del tour, in Italia l’anno scorso agli Arcimboldi di Milano (riprogrammata per il 15/12/2024) . La musica ha il potere di guarire.

 

Joe Bonamassa – The Last Matador Of Bayonne

Nuovo singolo “strappalacrime” di Joe Bonamassa  “The Last Matador Of Bayonne”, estratto dall’album in uscita il 17 maggio  “Live At The Hollywood Bowl With Orchestra”. Bonamassa continua la celebrazione delle sue performance all’iconico Hollywood Bowl, con una fusione quasi perfetta del suo chitarrismo e di una intera orchestra, raccontando la triste storia di una professione crudele e dell’unica possibile conclusione. “The Last Matador Of Bayonne” è stata arrangiata dal leggendario compositore David Campbell, ed inizia con uno straziante assolo di tromba di Rashawn Ross, a lungo membro della Dave Matthews Band.

Slash – Killing Floor

Il chitarrista dei Guns N’ Roses ha in serbo per noi un nuovo album, con incredibili ospiti quali Brian Johnson, Steven Tyler, Iggy Pop, Billy Gibbons, Chris Robinson e tanti altri. Omaggi ad artisti come Stevie Wonder, T-Bone Walker, Willie Dixon, Howlin’ Wolf e Albert King, per ricordare forse a tutti, se mai che ne fosse ancora bisogno,  che le dodici battute hanno fatto scuola (e fortuna) di quasi tutte le band rock moderne. Il singolo “Killing Floor” ci fa capire di cosa si stia parlando… L’uscita è prevista per il 17 Maggio.

 

Son Henry & T. Rogers – Grace

Come antipasto del nuovo disco che uscirà a Giugno, dal titolo omonimo, ecco il singolo “Grace”,  una inedita collaborazione tra Son Henry, che Blues Matters definisce un mix tra il Texas e l’Alaska, e la band ungherese T-Rogers, attiva in Europa da diversi anni. Liriche e melodie di chiara ispirazione Americana, con quel pizzico di blues e di National Steel che non guasta.

 

 

Ad anticipare l’uscita del nuovo disco, “The Hits Keep Coming”, che sarò disponibile dal 10 Maggio, il primo album in quasi cinque anni, questo brano dissacrante dedicato a tutto ciò che si lega (soprattuto i doppi sensi) alla parola monkey. Sesto e tanto atteso disco della band, vincitrice di numerosi award, vede la presenza, oltre che del leader Rick, anche di Christoffer “Kid” Andersen, nelle vesti di produttore, pluristrumentista e molto altro, Lorenzo Farrell  al basso, organo e alle tastierea, e del creativo Derrick “D’Mar” Martin, alla batteria. Una ventata di blues moderno da una band storica, sempre su etichetta Alligator, l’etichetta il cui motto è “Genuine Houserockin’ Music since 1971”!

 

Black Keys – This Is Nowhere

 

Ritornano i tasti neri, dopo aver riscoperto il Mississippi grazie a gente come Kenny Brown ed Eric Deaton.  Questo singolo anticipa l’uscita il 5  Aprile di “Ohio Players”.  Poco blues in questo pezzo ma il respiro delle grandi praterie e spazi aperti, anche se le 12 battute ormai sono entrate nel sangue di Daniel Auerbach e Patrick Carney.  Ma i progetti e le novità non mancano, come il docufilm This Is A Film About The Black Keys che verrà presentato l’11 Marzo a cui seguirà il 14 uno showcase Easy Eeye Sound  con un set Delta Kream. Tutte le info qui: https://easyeyesound.com/

 

Black Country Communion  “Stay Free”

Il supergruppo Black Country Communion, che vede come componenti musicisti del calibro di Joe Bonamassa, Glenn Hughes, Jason Bonham, eDerek Sherinian, annuncia l’uscita del nuovo album in studio, il quinto della serie, chiamato appunto con l’uso dei numeri romani, V, che sarà disponibile dal  14 Giugno. Per anticipare l’evento ecco il singolo, “Stay Free,” disponibile su tutte le piattaforme di streaming. Rock potente e muscoloso, che molto deve al blues da cui provengono in “magnifici 4”. Non ci resta che sperare che qualche giovane riesca a ripercorrere la storia di questa musica per arrivare fino a Charlie Patton e Blind Willie Johnson! 

 

 

2023

 

  • Walter Trout  – Bleed

Questo singolo è un anticipo al suo nuovo disco “Broken”, uscito il 1 Marzo, comn ospiti del calibro di Beth Hart (che lo affianca nella title track “Broken”), Dee Snider dei Twisted Sister e il virtuoso dell’armonica Will Wilde, presente proprio in questo brano. Ognuno di noi sembra dire Trout ha subito danni e in fondo è come se fosse un meccanismo “rotto”,  ma non bisogna mai abbandonarsi all’inevitabile e, tranne rari casi, esiste un artigiano in grado di riparare i nostri danni.

Leggi la recensione: https://www.ilblues.org/walter-trout-broken/

 

  • Quinn Sullivan – Salvation (Make Me Wanna Pray)

Uno dei nuovi astri nascenti del blues rock, Quinn Sullivan intraprende un viaggio musicale maturo e raffinato con questo brano “Salvation (Make Me Wanna Pray)” con un suono vintage che richiama l’era colorata del rock degli anni ’60 e ’70, a cui non guasterebbe un poco più di ruvidità. La forza profonda dell’amore e della fede in un parallelismo musicale non scontato, per un artista che, vista la giovane età (classe 1999), ha ancora molte cartucce da sparare.

 

 

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