Archiviata la faraonica edizione numero trenta, quella del 2017, il Porretta Soul Festival, è ufficialmente entrato nel secondo trentennio. Nonostante (o magari anche grazie a) un paio di benvenuti allargamenti ad altri generi, la Soul City appenninica è tornata a far sognare le migliaia di appassionati che l’hanno invasa in occasione della trentunesima replica. La fase inaugurale, giovedì 19, si è discostata leggermente dal solco del deep soul “classico” quando l’asso del boogie woogie Mitch Woods ha dato un’incendiaria dimostrazione di che cosa è capace il pianoforte sui terreni confinanti del blues e del rock e la romagnola JBees Band ha affrontato con piglio prettamente danzereccio funk, jazz, dance/pop e disco in un tributo a “Soul Train”, la mitica trasmissione tv che sancì il dominio della black music.