Caspita! Questa magistrale raccolta ci ha messo ben tredici  anni prima della pubblicazione. C’è che passare venticinque ore ad ascoltare con attenzione i 20 CD, comprendenti 534 brani, accompagnati da un libro di 360 pagine con 900 foto e illustrazioni, i cui testi tracciano la storia del blues tra il 1914 e il 1969 a Memphis, una delle città emblematiche per le musiche afroamericane. Il tutto in un cofanetto rigido di formato 32x32x4,5 cm dal peso di quasi cinque kili! Questo progetto folle, “The Memphis Blues Box-Original Recordings 1914-69″ (Bear Family) lo si deve a Martin Hawkins, specialista eminente, già responsabile di dozzine di riedizioni di riferimento (tra cui l’integrale di Slim Harpo). Il libro, pesa quasi due kg, comprende una introduzione di Charlie Musselwhite, “Memories of Blues and Beale” e altre sessantotto pagine di saggi su diversi aspetti del blues a Memphis nel corso degli anni, redatti da esperti quali David Evans, Paul Swinton, Tony Russell, Bob Eagle e altri, quali lo stesso Martin Hawkins, coordinatore del progetto.

Ci sono 112 pagine di biografie approfondite dei 175 artisti diversi presenti nel box e 150 pagine di note su ogni canzone, con informazioni discografiche complete. Le note hanno altresì il merito di attirare l’attenzione del lettore su numerose tematiche sociali (proibizionismo, droga, treni, magia…) o di attualità (politica, catastrofi naturali, guerra…). I 534 brani sono in ordine cronologico  e sono stati registrati a Memphis tra il 1914 e il 1969, con qualche eccezione celebre a Chicago, New York o Atlanta.

Il primo CD si apre con il pioniere W.C. Handy che, nel 1952, parla dell’origine del suo classico “Memphis Blues”, seguita dall’interpretazione dello stesso da parte della Victor Military Band nel 1914. Poi si passa al 1922 e al gruppo di Handy, che interpreta la sua “Yellow Dog Blues”. Con un salto da pulce arriviamo al 1927, ossia all’inizio delle registrazioni di artisti stabilitisi a Memphis, esplorati in profondità lungo i 20 CD. Nel corso di questa compilation scorrono vari stili, come country blues, vaudeville, jug band music, down home blues, gospel, jump blues e molti altri ancora…e altrettanti artisti magnifici che occorre apprezzare per il loro indubbio valore.

memphis blues boxI primi undici CD sono dedicati al blues prebellico ed includono artisti quali Sadie James, Ollie Rupert, Furry Lewis, The Memphis Jug Band, Jim Jackson, “Mooch” Richardson, Frank Stokes, Will Weldon, Walter Rhodes, Hambone Willie Newbern, Robert Wilkins, Hattie Hart, Memphis Minnie, John Estes, Will Batts e moltissimi altri ancora. I nove CD restanti sono invece dedicati al blues postbellico con, tra gli altri, Memphis Slim, B.B. King, Joe Hill Louis, Roscoe Gordon, Ike Turner, Howling Wolf, Jackie Brenston, Walter Horton, Rufus Thomas, Bill Harvey Orchestra, Carl Perkins, Don Hines, Junior Parker, Johnny Lewis, Big Lucky Carter…

Tutti i brani sono stati pubblicati in origine su 78 o 45 giri, ciò significa che sono stati presi in considerazione solo i titoli disponibili all’acquisto da parte di un pubblico afroamericano. Ci sono, tuttavia, anche una manciata di artisti bianchi fortemente influenzati dalla musica che ascoltavano per le strade o i club di Memphis. Benché la maggior parte di essi sia stata già edita in precedenza, sono stati tutti rimasterizzati a partire dai migliori 78 giri a disposizione, dagli acetati delle case discografiche e dalle matrici originali. Ed effettivamente la qualità sonora è, in generale, eccellente, ad eccezione di alcuni brani provenienti da dischi molto rari e usati, dal suono ruvido ma ancora ascoltabili, tenendo presente che sono largamente minoritari.

La selezione operata non è soltanto documentaristica, ma provoca soprattutto un senso di meraviglia di fronte al fervore musicale e alla creatività vibrante che emanava da questo luogo in un periodo folle e intenso come quello in esame, come Memphis Minnie Rufus Thomas, Joe Hill Louis e tantissimi altri, celebri o meno. Questo lavoro colossale merita un grande encomio! Indispensabile.

Philippe Prétet


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