Biografia di un pensiero attuale (1 parte)  di Mauro Musicco

Non c’è una e una sola ragione per scrivere di William Edward Burghardt Du Bois, nessun retorico, accademico, centenario da celebrare. Eppure sono molte, tremendamente attuali, le motivazioni per tornare su uno dei più importanti intellettuali statunitensi di sempre. La sua opera disegna il cammino afroamericano dalle vicende post-schiaviste alle lotte per i diritti civili. La sua ombra si adagia nel Black Power di ieri come nel più recente Black Lives Matter (1). Riproporne il pensiero, farlo dalle colonne de “IL BLUES”, assume, coerentemente con i propositi di questa rivista, il significato di arricchire la passione per il blues di un prezioso controcanto, un antidoto alla sua mitizzazione. L’ambizione è quella d’offrire un profilo rispettoso, necessariamente incompleto, del suo pensiero. Un richiamo d’attenzione su una figura imponente, al contempo: storico, scienziato sociale, romanziere, militante politico, poeta. Sebbene Du Bois manchi di espliciti riferimenti al blues la sua scrittura è pervasa dalla soggettività controvento del “Popolo Negro”. [continua a leggere nel n° 139 – Giugno 2017]

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