Prima di parlare del concerto cui abbiamo assistito, due parole le spendiamo per il luogo che lo ha ospitato, il Nidaba di Milano, locale che in questi giorni ha festeggiato i vent’anni di attività. Un traguardo non da poco, specialmente in considerazione delle proposte musicali di qualità costante e non omologata, che ne hanno contraddistinto l’identità. Il 9 febbraio scorso ci siamo tornati per ascoltare due giovani musicisti che pur non essendovi nati, hanno gravitato a lungo attorno a New Orleans: Luke Winslow-King e Roberto Luti.

Foto di Roberto Sasso

Foto di Roberto Sasso

Winslow-King ci vive tuttora e l’amicizia e collaborazione con il livornese Luti lo ha portato spesso in Italia. A Milano era la prima volta però e i due non hanno deluso le attese dei moltissimi presenti. A suo agio in molte forme di musica tradizionale americana, dal blues al country, dalla ballata al rag, con un repertorio di brani originali dai suoi dischi su etichetta Bloodshot, LWK ha la fortuna di avere al suo fianco Luti, il cui talento alla chitarra, in particolare alla slide, risulta determinante nel conferire spessore ai brani. Voce sicura, spontaneità e una certa attitudine da musicista di strada, necessaria nel sapere coinvolgere il pubblico (“Swing That Thing”) sono le carte migliori del nativo del Michigan. Il set ha preso avvio con “San Francisco Bay Blues” e nei primi brani LWK ha suonato anche l’armonica.

Foto di Roberto Sasso

Foto di Roberto Sasso

Ha spaziato tra pezzi suoi, ma  qualche classico blues ha trovato spazio, ad esempio una bella interpretazione di “Come On In My Kitchen” e nel medley “Someday Baby/Kokomo”. Sempre mirabile il lavoro di Roberto con la chitarra National, senza alcuna nota di troppo. Tra i brani di cui LWK è autore ci ricordiamo di “Graveyard Blues”, la cantautorale “Home Blues” e “Never Tired” o “Got The Blues for Rampart Street”. “E’ martedi grasso anche a New Orleans, la gente si starà preparando” dice ad un certo punto Luke “ma sono contento di essere qui con voi”. C’è da credergli? A giudicare dal divertimento di artisti e pubblico, si direbbe proprio di sì. Auguri ancora al Nidaba e appuntamento con LWK all’estate, quando dovrebbe tornare con la band completa.

Matteo Bossi e Silvano Brambilla

 

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